AVOID WFH BURNOUT AND OPTIMIZE YOUR REMOTE WORK

It is more important than ever to maintain relationships with colleagues, friends and family, especially when the technology allows it. This is particularly important for work because, when we work remotely, we tend to reach people only for functional reasons (like when we need them to do something for us, or vice versa). For example, when we teleconference, connecting virtually rather than face-to-face, we are more likely to stick to tasks alone and interact personally in the way that we would do face-to-face. It is essential that we leave time and space for those informal, relaxing chats to connect with people on a human and personal level. Working non-stop, even on the most important tasks, is not the answer. 

According to some estimates, a worker is productive on average only three hours a day, and these hours should be free of interruptions or distractions. Even before Covid-19, employees found it difficult to carve out three continuous hours to focus on their core tasks. With the elimination of the boundaries between work and family, employees' time has never been so fragmented. Employees who always feel "on" are more at risk of burnout (concerning this topic, I found this meaningful article entitled "Things to Watch Out for While Working Remotely", follow the link: https://www.toptal.com/remote/remote-work-burnout-a-cautionary-tale) when they work from home than when they go to the office. In the long term, we never disconnect, always answer emails, whatsapp or telephone - it is not only counterproductive, but also detrimental to our well-being. 

Do you think answering an email at midnight is different than answering at 9am the next morning?

I guess these tips aren’t easy to implement, but we should try in order to improve our life balance and manage the new way of interaction that we are going to encounter during in the following months. Do you think that we will have the same relationships? In order to improve our job life,

Recently I attended to a compelling virtual conference organized by IQVIA, an American multinational company of biopharmaceutical development and commercial outsourcing services, which discussed remote engagement and how to maximize it. In the world’s largest countries during May 2020 vs May 2019 there was a big drop of F2F interaction between pharma companies and stakeholders, while a huge increase of remote activity. So, I suppose that we have to be prepared to lead a remote interaction, don’t we? 

We should start from the selection of attendees for every event, to be sure that they are interested in the topic. In addition, it’s essential a meaningful promotion of the event and a follow up to request feedback. Generally, the trend of a virtual event, specifically for HCPs, must keep in mind 3 important aspects:

1) On average 63% of the members attend the meeting

2) 50 minutes is the average viewing time during live presentations

3) 34 minutes is the average viewing time of on demand content

Consider that the series events are more successful than a single event because generate opportunities to refine messaging and frequency, minimize the time spent “out of the field” and it is more likely it’ll differentiate from competitors. Remember to focus on looking into the camera, not the screen; maintain a strong voice; engage attendees with direct questions calling him/her by name; organize final Q&A interactive sessions using virtual tool like Mentimeeter or Google survey.

In conclusion, the coming months are likely to be similar to the past few, with remote working and social distances, so we need to:

- Find the right balance between job and private life

- Respect ourselves, familiars and colleagues

- Be efficient and productive in virtual interactions

Our next challenge and opportunity are to be strong remote leaders, respecting wellbeing and familiar space of all our people.

Please, have a look at my "Avoid WFH burn out framework" at the bottom of my article :-)

What do you think?

Let me know your feedback!

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Milioni di persone in tutto il mondo hanno cambiato radicalmente il proprio modo di lavorare, proprio nel bel mezzo dell'epidemia di Covid-19. Molto spesso, alcuni datori di lavoro sono preoccupati di mantenere la produttività dei dipendenti, anche se, dal mio punto di vista, dovrebbero principalmente preoccuparsi di un'altra situazione che potrebbe essere vista come un rischio a lungo termine: il burnout dei dipendenti.

Il rischio è davvero molto alto. I confini tra lavoro e relax stanno sfumando in modi nuovi e inusuali e molti dipendenti che lavorano a casa per la prima volta stanno cercando di mantenere vivi i confini tra la loro vita professionale e quella personale. Per di più si attiva il desiderio di dimostrare lealtà, dedizione e produttività all'azienda, cosa che non fa altro che facilitare il lavoro non-stop.

Recentemente, ho passato in rassegna le ultime ricerche delle principali università come Harvard e la London Business School. In sintesi, ho catturato 3 consigli importanti per evitare il burnout e 3 modi per mantenere la felicità, anche nel bel mezzo di una pandemia. È strano vedere con quanta facilità possiamo cadere nel burnout, dimenticando le emozioni positive e concentrandoci su ansia e depressione: dobbiamo lavorare a casa con efficienza e felicità, possibilmente aumentando il nostro benessere.

CONCENTRATEVI SULLE VOSTRE SCOPERTE E MANTENETE I VOSTRI CONFINI FISICI/DIGITALI 

PRENDETEVI UN PO' DI TEMPO LIBERO E MANTENETE I CONFINI DEL TEMPO E DELLO SPAZIO

La maggior parte della felicità del vostro lavoro consiste nel darvi tempo, spazio e attività per riposare e rilassarvi. Questo è più vero che mai in questo momento. Quando vi sentite ansiosi, stanchi e incapaci di concentrarvi sul vostro lavoro, la reazione principale è quella di cercare di superare l'ansia ignorandola, continuando a lavorare. Sono convinto che se continuate così, probabilmente questo vi renderà molto inefficienti - e potrebbe far emergere forti sentimenti negativi che influenzeranno il vostro benessere e la vostra produttività a lungo termine. Create degli spazi in cui potete anche prendervi un po' di tempo per recuperare e godervi un po' di felicità passando del tempo all'aperto, con la famiglia o con gli amici. Non leggete le e-mail, non portate il telefono del lavoro, liberate la mente e divertitevi, sarete più efficienti e produttivi quando tornerete al lavoro. Mettete degli spazi nella vostra agenda dove voi e il vostro team potete trascorrere del tempo insieme. I leader devono aiutare i dipendenti a strutturare, coordinare e gestire il ritmo di lavoro. Può essere utile creare check-in virtuali, pause caffè virtuali o riunioni veloci dedicate a chiedersi come va la vita. È essenziale mantenere un senso di normalità.

DATE PRIORITÀ AL VOSTRO LAVORO E DEDICATE TEMPO AL CONTATTO UMANO

Secondo alcune stime, un lavoratore è produttivo in media solo tre ore al giorno, e queste ore dovrebbero essere prive di interruzioni o distrazioni. Anche prima del Covid-19, i dipendenti trovavano difficile ritagliarsi tre ore continue per concentrarsi sui loro compiti principali. Con l'eliminazione dei confini tra lavoro e famiglia, il tempo dei dipendenti non è mai stato così frammentato. I dipendenti che si sentono sempre "on" sono più a rischio di burnout quando lavorano da casa che quando vanno in ufficio. A lungo termine, non ci disconnettiamo mai, rispondere sempre alle e-mail, ai messaggi di posta elettronica o al telefono: non solo è controproducente, ma anche dannoso per il nostro benessere.

Pensi che rispondere a un'e-mail a mezzanotte sia diverso dal rispondere alle 9 del mattino dopo?

Immagino che questi consigli non siano facili da implementare, ma dovremmo cercare di migliorare il nostro equilibrio di vita, gestendo il nuovo modo di interagire tra noi che prenderà sempre più piede nei mesi a venire. Pensate che avremo gli stessi rapporti interpersonali della fase pre Covid? Per migliorare la nostra vita lavorativa, dovremmo considerare di cambiare alcune abitudini che abbiamo e far sì che i virtual meeting diventino un mezzo per rispondere alle nostre esigenze.

Recentemente ho partecipato ad una interessante conferenza virtuale organizzata da IQVIA, nata dalla fusione tra IMS Health e Quintiles; IQVIA è un provider globale di informazioni, tecnologie innovative e servizi di ricerca clinica in grado di supportare le aziende del settore Life Sciences nel ripensare l’approccio alla ricerca e alla commercializzazione. Durante la conferenza l'hot topic è stato la discussione su come poter massimizzare  l'ingaggio e le interazioni a distanza con i propri customers. Nei Paesi con il maggior mercato farmaceutico, nel corso di maggio 2020 rispetto a maggio 2019 c'è stato un forte calo dell'interazione F2F tra le aziende farmaceutiche e i stakeholders, mentre vi è stato un enorme aumento dell'attività a distanza. Quindi, suppongo che dobbiamo essere pronti a condurre e gestire una web call (per esempio) cercando di mantenere sempre alta l'attenzione e l'interazione, vero? 

Per prima cosa, dovremmo partire dalla selezione dei partecipanti per ogni evento, per essere sicuri che siano interessati all'argomento. Inoltre, è essenziale una promozione significativa dell'evento e un follow-up  per richiedere un feedback. In generale, l'andamento di un evento virtuale, specifico per i professionisti della sanità, deve tenere conto di 3 aspetti importanti:

 

1) In media il 63% degli iscritti  partecipa all'evento

2) 50 minuti è il tempo medio in cui viene seguita una presentazione

3) 34 minuti è il tempo medio di visione dei contenuti on demand

Fondamentale tenere a mente che gli eventi in serie hanno più successo di un singolo evento:

Fatemi avere un vostro feedback!